venerdì 30 novembre 2012

Le fontane di Bernini

Un'altra serie di "Tesori d'Arte", illustrati da mia mamma, questa volta dedicata alle fontane più famose del Bernini in quel di Roma.
 Anche queste me le sono "gustate" dal vivo, dopo però averle conosciute tramite questi disegni. Dalla più celebre:"La fontana dei Quattro fiumi" qui sopra, a quella più semplice in Piazza San Pietro" qui sotto.
Fino alla mia preferita: La fontana del Tritone.

Ricordo che quando visitai Roma volli a tutti i costi vedere questa fontana proprio sul ricordo di questo bellissimo disegno, scoprendo poi che è posizionata in mezzo ad una piazzola grande più o meno come una rotonda, circondata da macchine... insomma: un po' ci sono rimasta... il Mio Tritone meritava di più! Per fortuna qui rimane decontestualizzato nel bianco del foglio.

Il mio Etsy Shop è temporaneamente chiuso per "trasloco"... ma appena mi sarà possibile aggiungerò anche questa serie.

mercoledì 28 novembre 2012

Notizie ANs(i)A

Allora, qualcuno avrà notato che da qualche giorno compaiono dei miei post in bacheca e poi non ve n'è traccia sul blog (tipo questo)... non preoccupatevi: appena dopo aver scritto il titolo mi è preso il tic di schiacciare "Pubblica" senza però aver scritto tutto il resto.
Questo vuol dire che sto cercando di scrivere un po' di post e programmarli per i giorni futuri in cui non so se avrò una connessione internet... (non so neppure dove abiteremo, ma non perdiamoci nei dettagli!).
In realtà avrei tante cose da scrivere e ultimare, prima fra tutti la ristrutturazione dell'appartamento. Sto cercando di fare tutto per finire il più in fretta possibile perché non ho molto tempo prima della partenza per Londra.

Mr. Fedo dovrebbe iniziare a lavorare il 12 Dicembre, per cui abbiamo pensato di prendere un'aereo qualche giorno prima, stare in albergo e cercare una casa nel frattempo.
Inoltre pensavamo di tornare in Italia per Natale e tornare su in auto il 26 portandoci dietro il cane, ma purtroppo la trafila per gli esami affinché sia in regola sembra essere più lunga del previsto e questo non può che metterci in difficoltà, ma soprattutto mettere in difficoltà mio padre che dovrà tenerla e gestirsela per un po' tutto da solo... mi sento una madre degenere.

Manco a dirlo: io non sono mai stata in Inghilterra, non so che aspettarmi, ma almeno su questo vado serena. Londra è una città talmente eclettica che posso solo esserne incuriosita.
Certo vorrei essere in grado di parlare correttamente inglese, vorrei avere un elenco già fatto dei luoghi da visitare assolutamente, vorrei saper prendere la "tube" senza perdermi, vorrei capire come cacchio funzionano penny, pound ecc... ma non ho ancora avuto tempo di documentarmi, la nostra attività principale al computer in questo periodo è cercare: voli/alberghi/case... insomma: un macello!

E intanto Mr. Fedo si è preso l'influenza.

Pandora.

Queste giornate passate a stuccare e imbiancare, mi hanno fatto tornare alla mente il periodo in cui lavorai come stagista in un cantiere di restauro dopo aver frequentato un corso di decorazione pittorica... Ma non voglio parlare di me oggi, ma di Pandora.
Ritratto veloce di Pandora
Pandora, il cui vero nome... non lo ricordo: ero talmente abituata a riferirmi a lei con questo appellativo, che talvolta mi sono pure sbagliata e l'ho chiamata così, anziché col suo nome (figura barbina), a mia discolpa posso dire che, dato il personaggio, tale nome le calzava a pennello: con un solo gesto poteva liberare tutte le catastrofi del mondo.
Comunque, Pandora era una mia compagna di corso e per un certo periodo è stata al mio fianco anche durante lo stage.
Arrivò in cantiere ( NdR: una chiesa del Settecento nel centro di Torino) pochi giorni dopo che era iniziato lo stage: i primi giorni era stata assegnata ad un altro cantiere, ma poi, per ragioni "sconosciute", era stata spostata con noi.
Il cantiere consisteva in un ponteggio di circa 9 metri d'altezza, collocato in una delle cappelle laterali alla navata centrale, sulla quale volta c'erano degli affreschi da restaurare. La vedemmo arrivare dall'alto dunque, o meglio, la sentimmo! Mentre io e le altre 2 restauratrici eravamo all'opera sul ponteggio, sentimmo dei colpi sordi, ma tremendamente potenti, giungere da sotto di noi. Quando mi affacciai, vidi Pandora aggrappata ad una delle porte laterali della cappella: uno di quei portoni enormi interamente in legno che ci sono nelle chiese. Siccome ero l'unica a conoscerla ( le altre due non erano stagista, non provenivano dalla scuola, ma lavoravano nel campo già da un po'), le chiesi: "Pandora, sei tu? Cosa stai facendo?"... Pandora alzò la testa a scopetta bionda, mi guardò con fare interrogativo e mi disse: "Ma come si sale lì sopra!?! Non è questa la porta dell'ascensore?"
Come spiegarle che una chiesa barocca non è provvista di alcun ascensore e che per salire sui ponteggi bisogna usare le scale a pioli? Come farle capire che cercare di distruggere un portone ligneo interamente scolpito a mano non avrebbe giovato alla sua entrata in cantiere? Fin dall'inizio l'impresa si presentò ardua.
Pandora, impulsiva ed energica, amava disegnare gatti che sembravano demoni, ma era assai più portata per discipline di forza bruta. Infatti dopo un primo tentativo di ritocco su affresco, andato non troppo a buon fine, la capo cantiere decise di assegnarle la scrostatura di intonaco da un muro, dotandola di martello e scalpello e lasciando a me ciò che venne per sempre ricordato come "l'intruglio di Pandora". Pandora, infatti nel poco tempo che si dedicò al ritocco di affresco (tecnica che consiste, mediante velature di acquerello, nel colorare le piccole parti mancanti dell'affresco lasciate in bianco con il colore circostante), compose in un bicchierino un miscuglio di acqua e acquerello ( si sospetta anche colore a calce e Dio sa cosa) che divenne nero con sfumature verdoni e tale rimase nonostante l'aggiunta illimitata di acqua che avrebbe dovuto diluirlo. In pratica io andai avanti un mese facendo le ombre e tutte le parti più scure dell'affresco con un bicchierino di "intruglio di Pandora", quando il livello del liquido si abbassava, aggiungevo acqua, ma questo inspiegabilmente rimaneva nero!
Intanto Pandora andava avanti a scalpellare... non si è mai saputo precisamente cosa "la capa" le avesse detto di fare, ma lei creò un buco nei mattoni profondo almeno 7cm in quel punto in cui, in teoria, avrebbe dovuto togliere solo l'intonaco.
Scalpellava come una furia, tant'è che un giorno, forse presa dal troppo vigore, le scappò di mano lo scalpello e cadde giù... Dal ponteggio. Un brivido mi percorse la schiena: Sapendo che sotto il nostro ponteggio vi era uno stucco con due teste di cherubini che ornavano l'arcata della finestra... Ebbi un terribile flash: un cherubino trafitto dal letale scalpello ancora conficcato nella testa irrimediabilmente danneggiata... una scena da horror.
Per fortuna lo scalpello si limitò a cadere sul pavimento ( in marmo) nove metri più in giù senza recare alcun danno a statue o ad anima viva.
Non passò molto tempo che a Pandora venne assegnato un nuovo incarico: aiutare il marito della capa a raschiare via uno strato di pittura che nascondeva uno strato sottostante di marmorino. Il compito era assai faticoso, per questo la capa lo aveva assegnato al marito con il supporto di Pandora: perché entrambi non si stancassero troppo prendendo il compito con i giusti tempi. Ma anche qui l'energia di Pandora ebbe la meglio, tanto che riuscì, in un solo giorno, a fare il doppio del lavoro del suo compagno e nei giorni seguenti continuò con tanta lena che... Le venne un'infiammazione alla spalla, si lamentò con la capa e andò in mutua... O per lo meno, essendo stagista, non si fece più vedere in cantiere.
Non si presentò neppure alla scuola per l'esame finale e nessuno riuscì più a rintracciarla... Scomparve nel nulla.
A noi restano questi surreali ricordi e il piacere di sapere che forse, se ancora mi fa ridere a crepapelle ripensare a quei momenti, tanto male non avrà fatto.

Questa era Pandora.

martedì 27 novembre 2012

Haters gonna hate...

Questa è parte della demo animata a cui ho lavorato 2 settimane fa. Era da un pezzo che volevo metterla, e finalmente ora c'è!
E' una demo tecnica per Unity 3D, non verrà distribuito ne gratuitamente ne commercialmente. Io ho curato la grafica delle schermate, i bottoni, il background, i character e le animazioni.
Tanto per dire: non sono un granché brava con le animazioni, ci sono mille imperfezioni, non mi ritengo un'animatrice infatti, però... mi sono divertita un sacco!
Ogni volta che vedo lo Yeti camminare mi viene da ridere, perché E' CATTIVISSIMO!!! (e se osate contraddirmi viene a casa vostra e vi picchia, capito?).
L'aspetto generale non è propriamente lo stile che adotto solitamente per le illustrazioni e che trovo più personale, ma ogni scelta è sempre dettata da esigenze di produzione (bisogna essere eclettici e allo stesso tempo personali insomma).
La scelta del ambiente e del character principale in realtà sono stati pensati per ottimizzare i tempi: con uno sfondo di ghiaccio i colori e i particolari non sono poi tanti, e lo Yeti è un ammasso di pelo senza faccia... una furbata insomma!
Poi va da sè che è stato appositamente lasciato uno stile da bozza: ho lavorato direttamente in digitale, senza tenere le linee pulite (clean up) perché i tempi erano veramente ridotti ed erano imposti da... Mr Fedo.
E' proprio lui che mi ha commissionato il lavoro per poterlo mostrare ai vari colloqui: tutto il codice per "farlo funzionare" infatti è stato scritto da lui, ciò che mancava era la grafica appunto.
So di non aver mai parlato molto di Mr. Fedo, ma si può facilmente intuire che si occupi di informatica e, oltre ad essere mio marito, è "quello che fa funzionare le cose"... per "le cose" non intendo solo il digitale terrestre quando va in palla, ma anche le applicazioni di AddictiveColors e quant'altro!

Poi... io non dico spesso che lavoriamo insieme perché... non "sembra " molto professionale, si rischia sempre di essere considerati poco obiettivi, ed esprimere giudizi di parte, ma credetemi, non è così! Entrambi siamo molto esigenti nel lavoro e non evitiamo di esserlo anche reciprocamente.
Quando poi capita che uno dei due abbia un colloquio, mostri il lavoro fatto assieme e ricevendo buone parole e infine dica "questo l'ha fatto mia moglie"... beh, la soddisfazione è doppia!
Proprio l'altra settimana Mr. Fedo ha avuto un colloquio, ha mostrato questa e altre cose ed è stato piacevolmente colpito dalla ditta. Mi ha telefonato mentre era in viaggio per tornare a casa. Io non ho detto nulla per scaramanzia (ed è stato difficilissimo, credetemi!), ma poche ore dopo il colloquio, la ditta gli ha fatto un'offerta.(Fierezza e giubilo).

 Lo vogliono a Londra.
Per cui penso proprio che partiremo.

lunedì 26 novembre 2012

Scelte cromatiche.

Dunque: il lavoro di ristrutturazione è momentaneamente sospeso, ma sono a buon punto (meglio delle mie aspettative) mi manca una camera in cui sono stati ammonticchiati tutti i mobili da buttare e il bagno, che preferirei lasciare per ultimo per praticità.
Aspettando l'avvento dell' AMIAT (Agenzia dei rifiuti urbani) per portare via i "relitti" e poter completare i lavori, ho pensato di riportare qui sul blog alcuni ragionamenti fatti prima di iniziare i lavori per scegliere i colori delle pareti.
Anzi, prima dei colori, bisognerebbe valutare l'opzione "colore" vs l'opzione "total white".
Total white (source)

Il "total white", grande classico, si adatta praticamente ad ogni ambiente lasciando la libertà di caratterizzare e cambiare le stanze mediante l'arredamento.
Colore alle pareti (source)

Con il colore si hanno più restrizioni, dato che può caratterizzare in modo troppo imprescindibile un locale.
Ciò nonostante, la mia scelta, è andata al colore. Perché?
Semplicemente perché l'appartamento in questione è destinato all'affitto: le persone che verranno a visitarlo per scegliere se prenderlo o meno, dovrebbero aver la possibilità di poterlo pensare secondo le proprie esigenze ma... siamo realmente sicuri che un ambiente completamente spoglio li induca a pensare quell'ambiente come "Casa", dunque come qualcosa da arredare a proprio gusto, e non limiti invece la visione a qualcosa di sterile e poco accogliente?
I colori possono valorizzare l'ambiente senza per questo demarcare troppo un gusto distante da chi lo abiterà. L'importante è scegliere i colori giusti.

E come si fa?
In primo luogo, i manuali di arredamento e decorazione, raccomandano di valutare l'illuminazione delle stanze e la loro esposizione: una stanza esposta a sud e luminosa potrà essere decorata con colori scuri e toni freddi, mentre una stanza a nord e/o buia è meglio dipingerla con colori chiari e caldi.
Stanza calda a toni freddi (source)
Stanza fredda a toni caldi
L'appartamento in questione è su un piano rialzato, per cui gode di meno luce dei piani alti, ma può riceve calore dal terreno specie nei mesi estivi, per cui ho optato per colori chiari e non troppo caldi.

Un altro suggerimento utile è partire dal colore dei mobili per scegliere di conseguenza il colore delle pareti: questa cosa è utilissima, in genere con mobili chiari  e lineari si usano colori più decisi, mentre con mobili scuri o torniti è meglio alleggerire l'ambiente con toni chiari... peccato che l'appartamento in questione sia vuoto!
Mobili chiari , stanza scura (source)

Mobili scuri, stanza chiara (source)
O meglio: non ci sono mobili, è vero, ma alcuni elementi assolutamente da non sottovalutare ci sono eccome. Ad esempio: i pavimenti! In seguito mostrerò quanto i pavimenti siano stati importanti per la mia scelta.
Altro elemento che, secondo me, bisognerebbe rispettare sempre (o stravolgere consapevolmente) è l'età della casa, ovvero: lo stile architettonico, la disposizione degli spazi e i materiali utilizzati.
In questo caso sono stata fortunata: l'appartamento è degli anni '60, le linee sono abbastanza essenziali e si prestano bene per qualcosa di moderno, ma allo stesso tempo i materiali hanno degli elementi abbastanza ricercati e vedo che la tendenza moderna sta un po' riprendendo i colori acidi (acrilici) in voga in quegli anni in chiave più soft e gradevole.
(source)
Infine ho valutato quanti colori utilizzare: avrei potuto fare un ambiente monocromo o multicolor, ma dato che gli ambienti non sono molti (tinello, cucina, entrata, camera e bagno) ho preferito valorizzare ognuno con un colore differente, cercando però una tavolozza nel complesso piacevole e una armonia cromatica tra un ambiente e l'altro.
(source)

Prendendo in considerazione tutto ciò ho fatto la mia scelta.
Siete curiosi?

venerdì 23 novembre 2012

Pantheon

E finalmente, dopo l'Acropoli di Atene e la Nike di Samotracia, i "Tesori d'Arte", dipinti da mia madre,  si spostano in Italia, precisamente a Roma con il Pantheon (e questo l'ho visto dal vero anch'io, Olé!)

Anche questo è trattato coi toni dell'azzurro-blu molto cari a mia madre... in effetti, se paragonato agli edifici circostanti, il Pantheon ha dei toni un po' più freddi.
Le immagini coi particolari e tutti i dettagli per le stampe le trovate su Etsy.

martedì 20 novembre 2012

Fino a qui tutto bene.

Prima settimana in cantiere: tutto procede, ma soprattutto, sto bene.
Lo dico perché mi è stato raccomandato di:
-non stancarmi
-non stra-fare
-non farmi del male
"e, ogni tanto, telefona... così sappiamo che sei viva!"
Ok, io telefono che "sono viva",  che d'altra parte è anche giusto dato che passo tutta la giornata da sola chiusa in un appartamento a far cose potenzialmente pericolose su una scala..
Però VOI:
-Non telefonatemi
-Non suonatemi il campanello
-Non venite a trovarmi
Perché se sto su una scala con un pennello e la vernice in mano e devo scendere perché mi squilla il telefono o mi spavento perché suona il campanello (sì, sono nervosetta io!), potrei farmi del male veramente e poi... sto cercando di lavorare, quindi non rispondo e non apro a nessuno, chiaro il concetto?
Chiarissimo.
Squillo di cellulare: mia zia "Ciao Clyo, sei in un momento critico?  Come va? Tra un po' ti porto il té, 'ché poverina hai mangiato solo cose fredde... così ti scaldi un po'!!
Ehm... è da 'sta mattina che ho la finestra aperta, ho un caldo bestia a lavorare sulla scala e sono sudata marcia, e poi avevo detto...
"Eh ma un tè caldo non può che farti bene! Te lo porto fra mezz'ora, suono 2 volte così sai che sono io e mi apri!"
...
Ok, il concetto non è stato appreso a pieno, ma in fondo mi fa piacere che ogni tanto di pomeriggio passi mia zia con tè e biscotti, e poi abita lì a fianco...e va beh.

 Questo è un piccolo "assaggio" dell'Appartamento... c'è tanto da fare, per cui: NON DISTURBATEMI!

lunedì 19 novembre 2012

Nike di Samotracia

La seconda opera dei miei "Tesori d'Arte" recuperati fra i disegni di mia madre è la Nike di Samotracia.

I fortunati che hanno visitato il Louvres (non io) hanno avuto modo di vedere dal vivo quest'opera, per chi invece non la conoscesse QUI c'è la pagina di Wikipedia dedicata.
A me quest'opera piace davvero tanto: le vesti attaccate al corpo sembrano spinte dal vento e addirittura bagnate, le ali mi danno un senso di libertà assoluto... mica facile fare queste cose con il marmo! Ovviamente mi piacciono anche i colori dell'illustrazione, ho tutta una serie di quadri dipinti con questo blu-azzurro-turchese, per cui lo conosco bene.
Anche questo acquerello lo trovate come stampa nel mio Etsy shop.

giovedì 15 novembre 2012

Sogni in cantiere

Determinata quanto una duecentista: ho visualizzato mille volte il "percorso", i gesti, i tempi per "arrivare al traguardo". Mi sono allenata mentalmente perché tutto possa andare per il meglio, senza imprevisti e finalmente ora ho iniziato.
Ovviamente non mi sono messa in testa di partecipare alle Olimpiadi, ma di fare qualcosa molto più alla mia portata, che se vogliamo potrà anche farmi smaltire qualche caloria senza essere classificata come una disciplina sportiva.
Ma facciamo un passo indietro: mio padre ha recentemente fatto fare dei lavori per rimettere in sesto un appartamento da affittare... i precedenti inquilini l'avevano lasciato in uno stato abbastanza pietoso (non voglio andare nei dettagli per ora). Dato che per molti versi ha già speso abbastanza soldi su questo appartamento, mi ha chiesto se potevo occuparmi dell'imbiancatura delle stanze... dandomi completamente carta bianca. Io ovviamente (ma c'è da dirlo?) ho fatto i salti di gioia!
Potevo farmi sfuggire  un'occasione così?
Io, che so a memoria il catalogo Ikea, che sogno segretamente di essere Paola Marella (ma quant'è bella Paola Marella..  Sì, guardo RealTime: mi lenisce la sindrome premestruale, ok?) per andare a vedere le case ed elencarne i difetti, io che abbino il colore delle saponette agli asciugamani del bagno, io che... IO potevo forse rifiutare?

Per cui ho passato i giorni scorsi addormentandomi con i cataloghi di vernici fra le mani, ho fatto foto ed elencato ogni singolo problema da risolvere a suon di stucco e spatola ed infine ho dato il via al mio "cantiere".
Ovviamente l'attività mi prende tutta la giornata, ho anche deciso di recarmi in loco a piedi (40 minuti di passeggiata) per fare un po' di movimento, per cui in questi giorni non sarò molto al computer, ma poi, a lavoro finito, farò un resoconto dettagliato di ogni cosa.
Urrà... che la forza sia con me!

PS: Ok, lo so che di fatto Paola non sa far nulla se non uccidersi la pelle con le lampade, ma almeno un po' più di stile e senso del colore di "quella che fa bricollage" (you know who) ce l'ha!
... che poi a me non sembra Crudelia Demon!

mercoledì 14 novembre 2012

Acropoli di Atene

Come avevo annunciato QUI, ho iniziato a scansionare e "restaurare" le schede d'arte disegnate da mia madre, poi però, tra una cosa e l'altra (sto facendo un sacco di cose, spero di scriverne presto) ho posticipato un po' la pubblicazione.
Inizio oggi partendo da qualcosa di "Classico"  con una veduta dell'Acropoli di Atene... in viola.
Mi ricorda un po' un fumetto post-apocalittico e un po'... i Cavalieri dello Zodiaco (soprattutto Lady Isabel).
In ogni caso, altre immagini particolareggiate le trovate su Etsy.

lunedì 12 novembre 2012

Banalità

Era da un mese che non tornavo, mi è mancato tanto. Ogni volta scatto le foto di sempre e ancora non mi sono stufata di questo:
Le mosche attaccate al sole per scaldarsi e l'ultima farfalla che gli gira attorno.
La ruggine sulle foglie del fico in controluce.
 Dai, Nino: non ce ne andiamo, restiamo ancora un po' nella nostra "bolla"
E tutto il resto fuori.

giovedì 8 novembre 2012

Custom Order: Orchid wedding shoes

Come avevo accennato, ho iniziato ad avere le prime richieste sul mio negozietto Etsy: in primis, ci sono state le ballerine con i coniglietti in versione viola per Nega, che, come molte di voi sapranno, mi ha anche dedicato un post a riguardo sul suo blog "La Pestifera Me"(che se ancora non lo seguite sarebbe il caso, dato che è simpaticissima!) e mi ha anche scritto un feedback positivissimo sullo shop... di cui mi sono accorta solo ora (grazie, grazie, grazie!).
La seconda richiesta invece mi è arrivata direttamente da... una sposa!
Vedendo le foto delle mie scarpe da sposa su FB, mi ha contattata per avere le proprie scarpe personalizzate per il grande evento. Inutile dire che, essere scelta per un incarico del genere, mi ha riempita di orgoglio e mi sono impegnata fin da subito perché andasse tutto per il meglio.

Mi sono informata anche su Etsy per capire come fare un ordine su richiesta, sono tante le cose da sapere e pian piano sto imparando, ma c'è ancora tanto da fare: mi è stato suggerito di mettere un Listing con scritto "Deposit Reserved" per avere un anticipo e poi metterne un altro a lavoro finito per completare l'acquisto.
(Per cui: se vedete questa scatolina qui sopra vuol dire che sto facendo un ordine customizzato).

Prima di ricevere le scarpe via posta, per poterle dipingere, le ho mostrato qualche bozzetto per vagliare le varie idee che mi erano venute in mente restando su qualcosa di simile alle mie, sul rosa, come mi era stato richiesto.
La foto per le prove è stata presa dal sito da cui sono state acquistate le scarpe: Alessia Calzature
Ne abbiamo parlato via e-mail e mi ha fatto sapere che avrebbe voluto un motivo con delle orchidee rosa con sfumature azzurre, perché sarebbero stati i fiori del suo bouquet.
Dato che l'idea principale era appunto di decorarle con un tema che le avrebbe fatto ricordare quel giorno, le ho proposto di aggiungere su un fianco della scarpa la data delle nozze e sull'altra il nome degli sposi. E alla fine, questo è stato il risultato:
Argh...sono davvero altissime!!!!
Ci ho impiegato quasi due giorni interi... in genere non ci metto così tanto, ma comunque un po' di tempo tra una velatura e l'altra ci vuole, specie con le sfumature, perché il colore asciughi per bene e nel mentre ho avuto anche la febbre!
Già che c'ero mi sono presa la briga di foderarle la scatola con cui erano arrivate le scarpe con carta da parati rosa (che mi sono dimenticata di fotografare!) dato che aveva qualche ammaccatura: per un'occasione importante mi sembrava giusto che anche la scatola fosse conciata a dovere.
Mi ha poi scritto che le sono arrivate, le piacciono e ne è contenta: missione compiuta!

martedì 6 novembre 2012

Libreria: cosa c'è detro?

E poi venerdì pomeriggio (dell'altra settimana) ci siamo finalmente decisi ad andare a prendere il polistirolo per completare il "lavoretto" che mi ero programmata e per cui è bene fare un passo indietro a qualche settimana fa, quando mi lamentavo del ammontare di oggetti lasciati allo stato brado in questa casa.
Una delle "situazioni" in causa erano dei vecchi libri polverosi e antiquati ammassati sotto una finestra.
Ok, che i libri sono sempre oggetti preziosi, ma bisogna anche valutarne l'effettiva usufruibilità, e capire che forse relitti come quelli qui sotto non possono più offrire molto:
Quando ci siamo decisi a liberarci di almeno una parte dei volumi più decrepiti e meno interessanti, ci siamo resi conto di cosa c'era dietro quei libri.

venerdì 2 novembre 2012

Ora tu, se lo vuoi, canta la ballata della zucca con noi

La sera di Halloween l'ho passata dai genitori di Mr.Fedo. In realtà non ci siamo recati lì per Halloween, ma giusto perché ci hanno invitato a cena, e loro, che sono più "americanizzati" di me, neppure si erano ricordati della ricorrenza.
Però recandomi lì mi è tornata alla mente  una cosa... e fino all'ultimo, per pura malignità personale, ho sperato che riaccadesse.
BarbaBlu e Moglie (disegno in costume)
Un anno (o due) fa, Io e mr. Fedo , eravamo da soli a casa dei suoi la sera di Halloween appunto.
I suoi abitano in un condominio piuttosto grande, con due scale quindi diversi condomini.
Ad un certo punto sentiamo suonare il campanello, apriamo...ed eccole!
Due tizie sui trent'anni e spingi, truccate da befane e vestite da streghe che intonano sghignazzanti e giulive: "Dolcetto o scherzetto?"
Credo che mr. Fedo gli abbia

giovedì 1 novembre 2012

Tesori d'Arte

Ci sono tesori che vale la pena tenere. Tipo: dei vecchi fascicoli di arte disegnati da mia madre.
Una cartella piena di fascicoli illustrati a tema per ogni argomento/opera/artista in cui sono raccolte informazioni e immagini.
Colori distorti, linee veloci e precisissime, font retrò.
C'è poco da dire: spettacolari.
Purtroppo nella sua vita si dovette occupare d'altro, mettendo da parte l'arte, e molte di queste opere sono state lasciate all'incuria del tempo.
Ho deciso di portarle a nuova vita digitalizzandole e poi creando stampe da aggiungere alle mie su  Etsy: credo che verrà un bel lavoro e che, se questo tipo di piattaforme fosse esistito ai suoi tempi, ci si sarebbe dedicata anche lei.
Come ho già scritto, è un periodo un po' "pieno", ma sto cercando di spendere anche qualche serata a scansionare e pulire digitalmente questi disegni (sono piuttosto grossi), è un lavoro un po' lungo ma spero di pubblicarli man mano online.
Presto novità!

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