mercoledì 24 giugno 2015

Carnation, Lily, Lily, Rose

Il titolo appartiene ad un'opera di Sargent (QUESTA) conservata alla Tate Britain che amo molto, moltissimo.
Mi ero ripromessa di fare di quest'opera una mia interpretazione e ieri ho provato sperimentando anche una nuova tecnica.
Volevo cercare di riprodurre la meravigliosa luminosità di questo quadro: la scena si svolge al crepuscolo, quando il cielo è ancora chiaro, ma il paesaggio -giardino- diventa una massa scura in cui spiccano solo gli elementi bianchi come i fiori e le due bambine che stanno accendendo delle lanterne di carta.
Mi piace l'intensa attenzione dei gesti e l'intimità delle due bambine perché sembra stiano entrando in un mondo tutto loro, un mondo magico rischiarato da lanterne e magari popolato da fate danzanti.

lunedì 22 giugno 2015

Come ti cucino il Pak choi

Sì, avete letto bene, l'argomento di oggi è culinario!
Giuro che non è come l'altra volta che ho quasi avvelenato mr.Fedo col risotto al limone, questa volta la ricetta mi è venuta bene e voglio condividerla.
Non vi allarmate, sono sempre la solita schiappa in cucina, per cui anche la ricetta è relativamente facile, ma dato che si tratta di una cosa un po' insolita, magari posso dare qualche spunto e farvi conoscere il Pak choi.
Il Pak choi o Bok choy è il cavolo cinese.
Io l'ho scoperto qui a Londra, non so se in Italia sia diffuso o meno, io lo trovo nei supermercati, per esempio al Lidl, per cui magari c'è anche lì.
E' un cavolo, ma assomiglia più alle coste di bietole, non puzza quando lo si cucina e resta croccante con un sapore leggermente amarognolo.
Le ricette che ho trovato in rete su come cucinare il Pak choi sono abbastanza poche e prevedono quasi tutte di far saltare il Pak choi in padella con olio, aglio, peperoncino e un po' di salsa di soia.
Siccome non mi piacciono tanto le ricette piccanti e, come ho detto questa verdura ha un retrogusto un po' amaro che viene evidenziato dalla salsa di soia, ho provato qualcosa di diverso e mi sono inventata questo piatto.
Pronti? eccolo:

Pak choi al miele (per 2 persone).
Pak choi al miele - ingredienti
Cosa serve:
2-3 Pak choi
Mix di noci e nocciole tritate (io metto anche arachidi, mandorle, anacardi e quello che trovo)
Olio
Sale
Miele

Come si prepara:
-Dividete, e lavate bene tutte le foglie del Pak choi, poi tagliatele a fettine.
Pak choi lavato e affettato
 -Saltatele in padella con olio e dopo qualche minuto aggiungete un po' di sale e il trito di noci.
-Girate di tanto in tanto fino a che la verdura non sarà cotta: la parte bianca diventa un po' trasparente e si ammorbidisce.
-Togliete dal fuoco e mettete nei piatti passando uno o due cucchiai di miele su ogni porzione.
FINE 

Qui lo vedete impiattato con pollo al curry.
Pak choi al miele + pollo al curry
Il miele bilancia l'amarognolo del Pak choi e il risultato è un piatto agro-dolce che a me piace moltissimo ( e anche a Mr. Fedo!)
E se non mi credete... provate voi stessi!

venerdì 12 giugno 2015

B&B e cibo in Devon

Continuo il mio resoconto sul nostro viaggio in Devon con una nota speciale per il nostro Bed&Breakfast, perché, detto sinceramente, non potevamo sceglierne uno migliore.
Beechwood B&B
Il Beechwood B&B, come avevo accennato nel post precedente, è situato nel bel mezzo del parco del Dartmoor, a Postbridge. 
L'edificio è un tipico cottage inglese, costruito nel 1871 (due case separate poi unite insieme) e  l'acqua che viene utilizzata nella casa viene ancora ricavata dal pozzo all'esterno dell'edificio, depurata e pronta da bere dal rubinetto. L'acqua dello sciacquone e dei termosifoni, come quella utilizzata per innaffiare il giardino è data da cisterne di acqua piovana.
Breakfast room

Beechwood B&B's garden
Inoltre, sul book che viene fornito in ogni stanza, ci sono alcune semplici regole da seguire per minimizzare i rifiuti e gli sprechi (l'acqua del pozzo non è infinita!)
Ci tengo a raccontare questi particolari perché mi è piaciuto molto l'approccio "ecologista" di questo B&B che aderisce ad una campagna di sostenibilità organizzata dallo stesso parco del Dartmoor per far sì che l'impatto dei turisti non gravi sull'ecosistema del parco.
Our bedroom - Beechwood B&B
All'interno del cottage ci sono 7 stanze per gli ospiti, più i bagni (noi avevamo il nostro bagno privato affacciato sulle scale), le aree comuni in cui viene servita la colazione, veranda coi tavolini che da sul giardino, e sala relax con libreria e giochi da tavolo.
Ho trovato tutto molto pulito e per mantenere tale stato, la proprietaria ci ha chiesto di togliere le scarpe nella verandina davanti all'ingresso, entrando all'interno con le ciabatte, e asciugare il cane con gli stracci a disposizione: esattamente quello che facciamo anche noi a casa. Considerando che ci sono molte zone fangose e nel Dartmoor si cammina parecchio, è un buon modo per tenere pulito.
Beechwood significa "Bosco di Faggi" e infatti attorno ai due campi che circondano il B&B e il giardino ci sono un sacco di piante di Faggio gigantesche.
Le galline dei proprietari sono libere  nel prato e ci sono anche molti coniglietti selvatici.
I cani sono benvenuti non solo nel nostro B&B, ma anche in molti pub all'interno del Parco, l'unica regola è che durante la colazione il cane deve essere lasciato in auto (il parcheggio è tutto in ombra) o in camera.
Per pranzi e cene ci siamo affidati ai due pub più vicini: il primo, East Dart, è a circa 8 minuti dal B&B, sulla strada principale, oppure qualche minuto in più passando per i campi (percorso altamente consigliato).
Il secondo è un po' più lontano, circa dieci minuti in auto e si chiama Warren House Inn.
East Dart
Ad essere onesti in questa vacanza ci siamo strafogati di cibo come porcelli, andando quasi sempre al  East Dart. I piatti sono tipicamente da pub inglese: porzioni molto grosse e gustosissime, prezzi nella media, circa £10 piatto unico che, credetemi, basta e avanza. Senza contare che la colazione all'inglese è già di per sé bella sostanziosa, ecco cosa abbiamo mangiato:
Chicken's BBQ  burger + chips / Tris of sausages + mash potato
Soup and cheesy chips
Otter Ale
Sunday Carvery
La domenica pomeriggio, dopo una lunga camminata e poi pennichella, ci siamo anche concessi un "Cream Tea" nel giardino del B&B.
Cream Tea with Scones
Il "Cream Tea" è d'obbligo se andate in Devon: tè servito con gli scones, dolcetti simili a pagnottine morbide, farciti di clotted cream (una panna burrosa) e marmellata (di fragole). Quelli che abbiamo mangiato erano fatti in casa dalla proprietaria del B&B: buonissimi e sorprendentemente leggeri.
Ecco, ora il problema è riabituarsi ai ritmi di prima e ridurre l'ammontare di cibo per pasto.

mercoledì 10 giugno 2015

Dartmoor - La nostra vacanza in Devon

Dartmoor National Park - Devon
Ebbene sì: sono tornata ieri sera dalla mini-vacanza in Devon.
Sono tornata e già penso a quando potremo di nuovo essere lì, perché sono sicura che faremo di tutto per tornare.
Il Devon si è rivelato meraviglioso, ma questo già lo sospettavamo, quello che non potevamo percepire a priori è l'aria cristallina e il magnifico scenario che ci siamo trovati di fronte quando siamo entrati nel Dartmoor.
E' stato il perfetto connubio fra la campagna a cui sono abituata io e le montagne di Mr. Fedo: i posti in cui siamo cresciuti e portiamo nel cuore fusi in un'unica atmosfera.
Dartmoor landscape
Bellever forest
Credo di aver iniziato a scalpitare d'eccitazione vedendo l'immensa distesa collinare coperta da cespugli un po' brulli e gruppi di mucche e tantissime pecore in ogni dove, persino sulla strada.
Anzi forse ho iniziato a "squittire" ancora prima passando attraverso gli archi naturali formati dagli alberi che si sporgono lungo la strada, i muretti in pietra e le casette rustiche coi muri bianchi e i tetti di paglia.
Dartmoor landscape
Postbridge
Il Dartmoor è un parco nazionale al Centro-Sud del Devon, all'interno del quale ci sono piccoli villaggi, ma sarebbe meglio chiamarli "agglomerati di case", pascoli e zone boschive. Il nostro Bed&Breakfast era situato proprio nel mezzo del parco, a Postbridge, ma di questo parlerò probabilmente meglio in un altro post.
Clapper Bridge (Postbridge)
Nuovo ponte vicino al Clapper Bridge (Postbridge)
All'interno del parco si possono fare bellissime camminate e noi non ci siamo fatti mancare l'occasione: abbiamo percorso la brughiera e il cammino lungo la foresta di Bellever partendo dal ponte di Clapper, arrivando fino alla Bellever Tor, un punto d'osservazione che si erge sopra la foresta.
Bellever Tor
Ci sono anche diversi siti archeologici con resti di "Round houses" (capanne rotonde) risalenti alla preistoria, noi abbiamo visto alcuni di questi resti (crediamo di avere visto, devo chiedere conferma ai miei archeologi di fiducia) metre salivamo verso la Bellever Tor.
Bellever Tor and Maggie
Nel Dartmoor, oltre alle pecore e alle mucche, ci sono anche i pony selvatici, che girano liberi e indisturbati e a dire il vero sono più tranquilli delle pecore: non bisogna avvicinarsi troppo per ovvie ragioni di sicurezza, ma mentre le pecore fuggono appena ti vedono, i pony ti passano quasi accanto sui sentieri del parco.
Pecore schive
Ponies
In realtà gli animali non mancano ed è facile vederli anche vicino alle abitazioni, come i coniglietti selvatici che brucavano il prato del B&B assieme alle galline.
Che altro dire? Siamo stati fortunati ad avere 4 giorni di sole, un po' di vento, qualche nuvola, ma nel complesso non abbiamo mai trovato nebbia, frequente in questa regione, o pioggia. E' stata la vacanza perfetta e mi sono anche un pochino abbronzata: non mi capitava da due anni, da quando ci siamo trasferiti in UK.
Era da tanto che non ci sentivamo così felici.
Dartmoor landscape
Pensate sia finita qui? No, ci sono altre foto e altri argomenti che aspettano il prossimo post.

venerdì 5 giugno 2015

In partenza per il Devon

Stiamo per passare 4 (bellissimi) giorni in Devon.
Questa è la prima "vera" vacanza che prendiamo da quando ci siamo trasferiti in UK più di due anni fa, se escludiamo i rientri in Italia che sono più che altro rimpatriate con famigliari ed amici.
Ho costrettto Mr. Fedo a prendere due giorni di ferie + week-end, perché se li merita (lavora sempre, tanto, troppo) e perché entrambi abbiamo bisogno di staccare un po' dalla routine londinese e immergerci nella natura.
In questo periodo ho lavorato per una agenzia che offre favolosi soggiorni con laboratori di artigianato in inglese... in Italia, ecco il loro sito: Made on Holiday
L'agenzia è stanziata in Devon e le vacanze verranno sponsorizzare durante una fiera di Art&Craft proprio in questa regione. Così ho deciso di cogliere l'occasione al volo e visitare per un giorno la fiera e per il resto godermi a pieno questo meraviglioso posto.
La contea del Devon si trova a Sud-Ovest dell'Inghilterra, circa 4 ore di auto da Londra e appena prima della Cornovaglia.
Noi alloggeremo in un Bed&Breakfast in mezzo al parco del Dartmoor: boschi, campagna, paesini.
Non ho avuto tempo per farmi un programma di viaggio, sono stata presissima con mille cose in questi giorni, per cui il resto ve lo racconto quando torno (se torno..)

mercoledì 3 giugno 2015

Millinery and tea

Questa domenica sono stata invitata da una mia amica ad un tea party.
La mia amica è italianissima e in realtà abbiamo mangiato da lei sia pranzo che merenda con té e dolcetti (in pratica mi sono abbuffata di cose buonissime per diverse ore, grazie Cì!)
Ma rimanendo sul tema del "Tea party" ho voluto prepararle un regalo un po' british.
Avete in mente quei cappellini dalle forme eccentriche che usano  le Ladies quando vanno ad eventi mondani? Ho scoperto che si chiamano "Millinery", o "Cocktail-hat", o "Fascinator", o "Casque" a seconda della forma, dimensione ed anche evento in cui è lecito (o d'obbligo) utilizzarli.
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